ARCHEOLOGIA
Fin dall’VIII secolo a.C., ed anche prima, questi luoghi sono stati abitati da una popolazione di antica e nobile cultura, i Falisci.
Abitavano sulle tre alture che incombevano sul fiume Treja, Narce, Monte Li Santi e Pizzo Piede. Ben 21 sepolcreti sono stati scavati alla fine del 1800 intorno agli abitati e testimoniano la ricchezza economica e culturale della città, la più grande e potente del territorio, al confine con una città etrusca altrettanto potente, Veio.
CALCATA VECCHIA
L’antico abitato di Calcata si sviluppa alla sommità di uno sperone tufaceo di forma quasi circolare, proteso sulla valle del fiume Treja, sulla destra orografica dello stesso.
La principale via di accesso è Via degli Americani che conduce ad una prima piazzetta, “Piazza Roma”, conclusa dall’arco di ingresso. Si accede da un’unica porta urbana chiamata localmente “bocchetta”, chiusa anticamente da un ponte levatoio di cui rimangono ben visibili i fori di scorrimento delle catene. Sormonta l’arco lo stemma degli Anguillara. Il caratteristico ingresso, solo pedonale, ha una forma ad esse, scavato nel tufo vivo e in parte fortificato da possenti mura.
NATURA
l Parco Regionale Valle del Treja, istituito nel 1982, interessa un territorio di circa 650 ettari situato nel medio tratto del fiume Treja, affluente di destra del Tevere. Ricade nei Comuni di Mazzano Romano e Calcata, rispettivamente nella Provincia di Roma e in quella di Viterbo.
Il territorio del Parco è fortemente caratterizzato dal paesaggio delle forre, pareti verticali scavate nelle rocce vulcaniche dalle acque del fiume, circondate da dolci rilievi collinari coltivati a seminativi, orti, vigneti, uliveti e noccioleti. Il corso del fiume, nei punti di maggiore consistenza delle rocce in cui è scavato l’alveo, è interrotto da suggestive cascate grandi e piccole, tra cui spiccano quelle di Monte Gelato, in corrispondenza delle quali sorge un antico mulino ad acqua.