ITINERARI: “NATURALISTICO”
Il Parco Regionale Valle del Treja, istituito nel 1982, interessa un territorio di circa 650 ettari situato nel medio tratto del fiume Treja, affluente di destra del Tevere. Ricade nei Comuni di Mazzano Romano e Calcata, rispettivamente nella Provincia di Roma e in quella di Viterbo.
Il territorio del Parco è fortemente caratterizzato dal paesaggio delle forre, pareti verticali scavate nelle rocce vulcaniche dalle acque del fiume, circondate da dolci rilievi collinari coltivati a seminativi, orti, vigneti, uliveti e noccioleti.
Il corso del fiume, nei punti di maggiore consistenza delle rocce in cui è scavato l’alveo, è interrotto da suggestive cascate grandi e piccole, tra cui spiccano quelle di Monte Gelato, in corrispondenza delle quali sorge un antico mulino ad acqua.
Il Parco Valle del Treja è visitabile in tutte le stagioni; il percorso lungo il fiume, con i suoi mulini e cascate, è particolarmente suggestivo e denso di significati ambientali, ricco di storia con i numerosi siti archeologici, ma anche ricco di scorci e paesaggi di rara bellezza.
La Valle del Treja, insieme con le sue pendici, le sue colline e le sue rupi, è il prodotto di una storia geologica lunghissima, profondamente influenzata dall’esistenza dei grandi vulcani del complesso sabatino. Le numerose fasi eruttive che si sono alternate tra 700.000 e 40.000 anni fa hanno ricoperto le rocce e i terreni più antichi con spessi strati di tufo, interrotti da livelli argillosi e sabbiosi formatisi nei periodi di quiescenza.
Nel corso dei millenni, la forza erosiva delle acque del Treja e dei suoi numerosi affluenti ha inciso l’imponente tavolato tufaceo, creando i profondi canyon che oggi solcano il territorio. Questo territorio selvaggio, con le rupi scoscese e nascoste, ha attratto l’uomo fin dall’antichità: veri e propri dominatori della Valle furono i Falisci, che scavarono e modellarono le rocce per costruire le loro città. Conquistati dai Romani i centri falisci furono abbandonati, per essere nuovamente abitati solo in età medievale, quando, sugli speroni tufacei, furono costruiti i ben difesi borghi fortificati, che ancora oggi segnano il paesaggio. Intensamente coltivata fino alla metà del secolo scorso, la valle è stata progressivamente abbandonata dall’uomo che ha preferito i più comodi terreni collinari confinanti. La ricchezza d’acqua e il particolare microclima delle gole, più fresche e umide delle zone circostanti, hanno consentito alla vegetazione di crescere rigogliosa e in pochi decenni la natura si è riappropriata del territorio, determinando lo straordinario paesaggio attuale.
Il Parco Valle del Treja è visitabile in tutte le stagioni; il percorso lungo il fiume, con i suoi mulini e cascate, è particolarmente suggestivo e denso di significati ambientali, ricco di storia con i numerosi siti archeologici, ma anche ricco di scorci e paesaggi di rara bellezza.
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